“Ad un certo punto del mio percorso ho sentito l’esigenza di far crescere questo prodotto. Lavorando sull’impasto e sul condimento”
La “maturazione dell’impasto” è un concetto molto poco conosciuto dai pizzaioli, eppure di assoluta importanza da apprendere per diversificare l’offerta di pizze più leggere, buone, croccanti e assolutamente digeribili rispetto alle altre, sviluppate con sistemi tradizionali di lievitazione brevissima e un po’ retrò, con risultati deludenti in termini di qualità.
È infatti il momento di sfatare un detto ormai “comune” che recita così: “oggi ho mangiato la pizza e come al solito ho avuto sete e una sensazione di gonfiore”. Non è assolutamente vero! Una buona pizza per essere tale non deve dare sete e non deve essere indigesta. Il segreto?
La bravura del pizzaiolo nello sviluppo e produzione dell’impasto.
Siamo arrivati a un punto in cui c’era bisogno di rinobilitare un piatto che stava diventando di scarsa qualità e questa riabilitazione è dovuta passare da una serie di lavorazioni e di ingredienti di alto livello, dall’accuratezza sempre maggiore del servizio in sala e dal non trascurare più tanti dettagli, come l’apparecchiatura, che sono dati quasi per scontati nella ristorazione ma per la pizza sono una recente conquista.
“La farina è l’ingrediente da cui tutto comincia”